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ostaria da rioba

qualità & genuinità

tipica cucina veneziana con rivisitazioni

Benvenuto

In una delle fondamenta più suggestive e belle di Venezia a soli 15 minuti da Rialto , 10 dalla Stazione e 20 da S.Marco , vicino alla Chiesa Della madonna dell'orto nasce l Ostaria da Rioba il cui nome proviene da una delle 4 statue incastonate nel muro in campo dei mori appena dietro l'Ostaria.

Il locale è curato nei suoi minimi particolari caratterizzato da travi antichi e mattoni a vista  con il tipico pavimento alla Veneziana ed esposizioni di foto e quadri di artisti locali. La tranquillità e l’atmosfera che regnano all ostaria da rioba fanno sì che questo diventi il luogo ideale per tutte le occasioni di incontro, dalla cena a due, alla serata con gli amici alla cena di lavoro.

L'Ostaria dispone di 40 posti all'interno e di 70 posti all'esterno di cui 35 lungo il canale dove d'estate si gode di uno splendido tramonto per un'esperienza indimenticabile.

Sior Rioba :

Due statue portano un turbante nel capo, mentre una terza, posta su un angolo sporgente di una casa, ha il naso di metallo, protesi aggiuntasi tra 800 - 900, e porta sulle spalle un grosso fardello in cui è inciso il nome "Rioba", Queste statue rappresentano i Mori, i fratelli: Rioba, Sandi e Afani, i cui nomi sono incisi sopra le loro teste, che fuggirono dalla Morea (Grecia) nel 1112 per dissidi politici. Questi erano commercianti in spezie e tessuti e una volta arrivati a Venezia si diedero il nome "Mastelli o Mastella". Negli anni ci si è domandato chi rappresentasse la quarta statua: molto probabilmente è il servitore dei 3 fratelli, lo stesso che è raffigurato nel fregio della facciata di Palazzo Mastelli, mentre conduce un cammello. Questa statua è posta in una nicchia quattrocentesca sotto la casa del famoso pittore Tintoretto (il padre era tintore di panni). Sulla facciata c'è un grande altorilievo raffigurante Ercole con una clava, posto lì dal pittore.

Una delle tre statue possiede un naso arrugginito e riproduce il 'sior Antonio Rioba' il quale serviva da portavoce dei veneziani quando si trattava di criticare la Repubblica.